Perché? Semplicemente perché non lo è. E’ un surrogato a base di glutine di frumento e legumi e si chiama Muscolo di Grano (mai la parola muscolo fu usata in maniera più pertinente). Il sito – ho provato a cercarlo ovunque per scoprire che puoi comprarlo solo online – è www.muscolodigrano.it e recita più o meno così: Muscolo di grano, una vera evoluzione nel campo alimentare! E poi parte tutto il bla bla bla che spiega perché dovresti mangiarlo. Cito testualmente dal sito. Perche’ ha un valore nutrizionale simile alla carne, ma è totalmente vegetale; è ideale quindi per chi desidera avere un alimentazione sana gustosa e nutriente, ma con tutti i sapori della cucina mediterranea; il frumento e i legumi sono gli ingredienti di base e rendono il muscolo di grano più completo di seitan, soia e tofu, ma soprattutto è un valido sostituto per chi decide di limitare o abolire dalla propria alimentazione il consumo di carne e pesce, seguendo un alimentazione priva di grassi e colesterolo.
E fin qui ci siamo. Ora, a parte il fatto che continuo a non capire perché si ostinino a chiamare questi nuovi prodotti facendo riferimento a un sistema preesistente di riferimento: bistecche, fiorentine, hamburger. Ma insomma dico io, state proponendo un nuovo modo di mangiare e non fate lo sforzo di trovare un nuovo modo per chiamare questi cibi? Assurdo! Assurdo perché A passano per quelli senza fantasia, e sappiamo tutti quanto la fantasia sia importante in cucina, e poi perché creano false aspettative (questo è il punto B e sintetizza un più onomatopeico e scazzato Bah…).
Visto nudo è piuttosto impressionante, che dite?
Pensate di aver ordinato la fiorentina di muscolo di grano. Immaginate il momento del suo arrivo, un po’ trionfale anche. Ecco, adesso la buttate sulla griglia rovente a scottare e poi nel piatto, magari circondata da succulente patate a spicchi. Bene, cosa vi aspettate da primo taglio? Sangue che cola, tenerezza assoluta. E invece? E invece niente, la fiorentina non vi arriverà con una bustina di sangue finto e nemmeno sarà tenera come il burro. Se c’è qualcosa che la fiorentina di muscolo di grano condivide con una fiorentina vera, una di quelle che ci si sbafa a Siena, è l’altezza del taglio. E basta! E quindi? Chi la farà da padrona? La delusione, ovviamente!
Potrei fare altri mille esempi altrettanto deludenti. Vedi la Sacher Torte Vegana. Buona per carità, anche se un po’ gnucca, ma perché non avete fatto uno sforzino in più e non l’avete battezzata mattonella cioccolatosa? Idem per la maionese vegan. Spacca, è deliziosa, morbida, te ne mangeresti a tonnellate e la chiamate maionese? Perché non nuvola di sofficità estrema? Va be’ potremmo parlarne per ore, e anche se ora butteremo il cuore oltre l’ostacolo per proseguire con questo articolo, resta il fatto che questi signori dovrebbero far lavorare un po’ di più i copywriter e inventare dei nomi nuovi di zecca per i loro prodotti nuovi di zecca!
Comunque, grazie al mio amico Alfredo (ovvero colui che mi ha ispirato gli esperimenti Saitanici) anche io ho avuto l’onore di assaggiare il mio muscolo di grano. Ogni volta che ci penso, non ad Alfredo ma al muscolo di grano, mi vengono in mente interi campi intenti a fare flessioni, tutti sudati, con le spighe dotate di fascette di spugna per il sudore… hihihihi… ma questi sono problemi che riguardano me e le mie allucinazioni. Dicevo, comunque grazie al mio amico Alfredo l’ho assaggiato. E cucinato così: muscolo tagliato a striscioline, zucchine, porro, zenzero come non ci fosse un domani, semi di sesamo nero e semi di chia.
Risultato? Ottimo direi – ok non erano striscioline ma pezzettoni – e sicuramente da ripetere (per forza ho altre due bisteccone giganti ad attendermi nel frigo!) Se qualcuno volesse provare, si faccia avanti con una certa rapidità!